Per “COME PORTA I CAPELLI LA FELICITA’?”

Ottobre  2008

• Cara Annalena,
  innanzitutto grazie, i tuoi libri o come mi piace chiamarli i tuoi manuali per l'esistenza, arrivano a me sempre al momento giusto come una medicina (benefica e senza effetti collaterali) che migliora i sintomi che la vita a volte così complessa  ci fa sopportare. Hai una grande dote nel descrivere le tue emozioni ed è un grande privilegio essere lì con te nelle pagine del tuo libro a vivere le giornate della tua vita.
  A me piace immaginare la felicità come un angelo a cui ognuno di noi, se vuole, può aggiustare i capelli . Se è così il tuo va in giro orgoglioso della sua pettinatura, dicendo: "guardate Annalena com'è stata brava".
  Un abbraccio Massimo

• Annalena,
  ti accompagno e mi accompagni attraverso la scrittura del tempo che racconti.
  Il tuo pregio è di essere una di noi, di cantare le meraviglie e le incantagioni di una vita, di una vita qualunque e perciò straordinaria.
  E’ oltre i sensi e la ragione che il racconto scrive e disegna su te quello che una memoria eterna rende condivisibile universalmente.
  In gola un sapore e una forma di mandorla mi tengono per mano mentre leggo le ultime pagine numerate e la gatta è sui fogli.
  Georgia.

• Troppo tuo, troppo intimo e sereno questo libro perché io possa scriverne la prefazione
  la quale, forse, non sarebbe il frutto di un’emozione partecipe ma elegante incastro di parole già dette.
  Grazie ancora una volta per aver illuminato di gioia il mio cuore e la mia mente.
  Franco.

• Di che colore porta i capelli la felicità?
  Cara e dolce Annalena,
  io penso che la felicità porta i colore dei tuoi capelli.
  Hai saputo con saggezza, intelligenza e cultura dare alla felicità tutti i colori dell’arcobaleno.
  Hai dato dono di te in maniera leale e totale.
  Ti porto nel cuore e ti ringrazio di tutto quello che mi hai donato e che, sono certa, donerai a tutti quelli che avranno la fortuna di leggere il tuo libro.
  Ti abbraccio così forte ma così forte e ti dico: Nanni grazie!
  Grazie anche a nome di tua madre che sento dentro.
  Rosetta